venerdì 26 luglio 2024

Capitolo primo senza libro

 



questa faccia in rapporto al mondo mi fa livio

con questa faccia esco tutti i giorni

quando la vedono, dicono: toh... ecco livio

ma è mia?

sta immersa nello specchio dell’ascensore, fuori da me

io sono forse solo qui, nel blu, nell’inchiostro, nell’acido gallico.

sono preso in un incantesimo. qualcuno mi ha pronunciato.

 

 

 

il comunismo, i sogni, i quetzalcoatl, il web, le acciughe, la grammatica cosmica 

piccolo, agitato, pretenzioso

con la mia lingua, organo prensile, prendo l’infinito. riesco a prenderlo tutto, anche all’infinito...

intendo un certo fumo che si forma nella nevroglia...

 

 

i miei grugniti, mi stabiliscono nel mondo. li faccio corrispondere a una probabilità. ingoio aria, restituendo matasse di suono.

a un certo punto, decido di essere. i bambini che giocano sul lastricato, il getto d’acqua della fontana, le lame di luce...

come è possibile... fare un viaggio... scendere a prendere una birra... una stanza... sposarsi... ammalarsi... sognare il non accadente

aggirandomi in me, a volte mi imbatto in certe carni oblunghe, e per un certo tempo mi ci insedio ...



io sono un me, sono il me, o qualche me, o me?

non sono alcun me. 


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