la televisione, che sia un “tubo” catodico o un “canale “ digitale, è un aggeggio che restringe la realtà e la fa uscire a forma di televisione. peggio sono pc, smartphone ecc., ancora più piccoli e subdoli. se guardiamo un quadrato azzurro alla tv, diciamo: il cielo. ma il cielo non è quadrato e piatto... il cielo più ti avvicini, più si allarga e si allontana... ma più aumentano i segni, più crediamo che il cielo sia un quadrato piatto... e che le guerre, o i delitti, le gioie, i dolori, siano quella pasta fluida e appiccicosa che esce da lì...
perciò, bisogna scrivere un po’ male... con molti puntini
sospensivi, molti buchi, smagliature e scoloriture nella sintassi.. lasciare
delle aperture nei segni... oppure vederci una cosa che non è quella cosa, come
Enkheduanna che in una falce di luna vedeva la sua vulva, o Borges che vide il
mondo nel 19esimo scalino... o Ungaretti che faceva k0acrobata sui fiumi... o
Cristo che vedeva nel cielo il Paradiso, o Giordano Bruno che ci vedeva un
grande animale, o Einstein che ci immaginò le sue formule...
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