lunedì 3 settembre 2012

risposta a elio paoloni

(ante-datato per ragioni tecniche. data reale 12 gennaio 13)

l’amico, l’amicissimo elio paoloni si avventura in una maschia polemica e me ne dice quattro
 
 sulla mia difesa di monti (in "l'efficace nulla frullato ecc." su questo blog), peraltro a spada ritratta o poco tratta visto che non lo voterò affatto... l’amico elio è convinto di avermi colto in castagna...
il succo del suo attacco è questo: benissimo, tu lamenti l’estetizzazione della politica, il godimento sostituito al pensiero ecc... ma non ti rendi conto che lo snobismo tuo, della sinistra e di vendola (perché la frase su wagner e apicella che mi attribuisce è di questi) nei confronti del mio amato, o amato-odiato (da me elio) cavaliere misesistente è tutta estetica e intellettualoide...(quel che dice ferrara, che manco lui però ne tollera più l’indecenza...) ok, elio, ammetto pure che sei stato scaltro nel cogliere la contraddizione...ma obnubilato dal tuo amore, o odio-amore,  per b., alquanto superficiale. andarti a dimostrare con sillogismi serrati il tuo errore è impossibile, bisognerebbe ragionare sul bilico delle questioni più insidiose dell’estetica e non finiremmo mai...ma basta un po’ di onestà intellettuale per capire che giochi su sinonimie e analogie concettuali. tu confondi valore e apparenza, bellezza e belluria, estetica e cosmesi, scetticismo da filosofo e malafede menzognera da furfante. certo, io sostengo che ogni decisione, kierkegaardianamente, è una follia, che ogni questione etica e valoriale è al suo fondo estetica...ma questo può significare che deve legiferare la minetti perché ha un posteriore più pregevole della bindi? oppure rivera perché i suoi assist erano sommamente eleganti? io dico che il problema di fondo è valoriale, ma che la differenza fra le persone è fra chi sceglie come valore – ovvero giudica bella – la giustizia, la cultura, l’intelligenza, la solidarietà, la vertiginosità, l'eros o magari la lotta, la forza o quant’altri valori veri della destra ci si vuol mettere, e chi trova invece bella: la piscina, la puttana, il capello tinto e rossastro, il denaro e il successo. perché a me queste cose fanno schifo? perché immiseriscono la vita, la rendono profonda esattamente quanto un’epidermide liftata e vasta esattamente quanto il proprio orticello. se monti è più elegante di berlusconi (e wagner più di apicella), non è perché passi il giorno a imbellettarsi, ma al contrario, perché lo passa a pensare, e questo atto ha una sua bellezza profonda, al cui confronto appare ridicola, e infine brutta, la smania puerile di abbellirsi e impiastricciarsi. berlusconi è brutto perché vuole essere bello, non perché vittima della natura matrigna (eccoti il titolo perfetto per la tua prossima fatica letteraria: Ultimo canto di berlusconi...), è cafone perché pensa esclusivamente a piacere, non perché zappi la terra. trascurando tutto ciò, finisci per sparare sarcasmi contro monti e il mio cauto apprezzamento del suo lavoro, tanto ineccepibili quanto insensati, poiché tutti in malafede... fai come un tizio che, odiando michelangelo, argomentasse ineccepibilmente su una certa indubbia scheggina nel poplite del david, o stortura del pisello, e concludesse che va buttato giù...(o più autorevolmente come berkeley, le cui argomentazioni, secondo hume, non ammettevano la minima confutazione ma non suscitavano la minima convinzione...)  certo a monti si può imputare questo e quest’altro, ma fondamentalemnte lui non doveva né fare la rivoluzione né rifondare l’italia, solo rimettere a posto dei conti e recuperare credibilità internazionale, e più o meno l’ha fatto... poi a volte le spari anche più alla cieca... e chi se non b. ha bloccato tutte le leggi sull’incandidabilità, sulle patrimoniali, su regole elettorali che l’avrebbero ulteriormente affossato... sono dati. cmq stiamo parlando di un morto, di una mostruosità politica ormai estinta. come accade ai grandi impostori, altrettanto rapidamente come è salito, crollerà. e così sia.
ammetto pure che giovedì a servizio pubblico b. è "figurato" meglio di santoro, fra l'altro troppo nervoso (e che non ho mai glorificato)... ma ciò nonostante, col b. nella miglior forma, leonino come non mai, le sue fandonie (vatti ad es. a cercare in rete che intendeva con la trovata dell' "attivo" dello stato...) erano così smaccate che credo recupererà pochissimo...

1 commento:

  1. Per un attimo ho temuto di essere stato poco chiaro. Ho poi concluso che avevi letto distrattamente, anche perché gli altri lettori non hanno equivocato (vedi commenti nel sito Oltre la notizia, debitamente deberlusconizzato, come puoi constatare leggendo il ficcante ‘Più tasse per Totti’ e ‘Solo un pavido’). Il confronto ironico tra Monti e Berlusconi aveva l’unico scopo di rimarcare le differenti immagini. Nessuno è preferibile all’altro (del resto, come analizzato dai più avveduti in vari blog, nell’azione politica sono spesso sovrapponibili). Questo confronto serviva a sostenere la mia tesi, che è esattamente la tua, almeno fin dove tu non decidi di fermarti: questi burattini vengono apprezzati (o condannati) per motivi che non hanno nulla a che vedere con la sostanza reale della loro azione politica.
    Erano da imputare a Berlusconi tante di quelle mancanze (più mancanze che atti, perché ha peccato soprattutto per ignavia, inconsistenza e vigliaccheria) che mi ha sempre irritato profondamente trovarlo per mesi sui giornali criminalizzato dalla partecipazione a un compleanno e simili morbose fesserie. Questa distorsione non era soltanto folle (avrebbe potuto essere divertente) ma gravissima negli effetti (studiati): permetteva ai suoi avversari di non contestare troppo in dettaglio la sua azione politica, che era sovrapponibile alla loro, ma di agitare il fango sul fondale blaterando di morale, legalità, sobrietà per coprire i gravissimi mali del paese a cui non avevano nessuna intenzione di porre rimedio.
    Ribadisco ciò che mi sembra già chiaro nel post: se hai perfettamente ragione rilevando che a contare, per i cittadini, non è più l’azione politica ma l’apparenza, sbagli quando ti rifiuti di accorgerti che questo vale anche per chi, apparentemente, evita di adornarsi di piume. Intendiamoci, la tua obiezione è fondata: Monti non finge, non si trucca, non si imbelletta per piacere; lui è nature. Ma anche il loden è una maschera. Come può una mente sottile come la tua non vedere la diabolica sottigliezza di tutto ciò: è stata scelta la maschera giusta da contrapporre a quella ormai inflazionata del piacione, del politico tamarro. In tempi di austerità – sia quella necessaria sia quella inutilmente inflitta – va presentato un boia grigio, che non faccia la ruota. Anche il loden, per certi versi, è un arma di seduzione. Elegante perché pensante, dici: il fascino discreto del professore. C’è studentessa che non lo abbia avvertito?
    Vedi nel mio pezzo solo rabbiosi attacchi di un nostalgico del Cavaliere (il ferreo – si fa per dire, sillogismo: chi non ama Monti, vale a dire Fini, vale a dire Casini, vale a dire il piacione massimo Montezemolo, non può che essere un olgettino) e continui a rinfacciarmi le sue colpe, quelle veniali, ovviamente. A me, che sottoscrivo pienamente queste tue parole:
    “cmq stiamo parlando di un morto, di una mostruosità politica ormai estinta. come accade ai grandi impostori, altrettanto rapidamente come è salito, crollerà. e così sia”.
    Mi correggo: avrei sottoscritto. Perché da ieri sera, dopo gli assist forniti da Santoro e paventando gli innumerevoli altri che gli verranno forniti nel prossimo mese, comincio a dubitare. Inutile dire che concordo sull’inutilità della Minetti, così come della sobria Luxuria, e che da funzionario della Sanità trovo che la Bindi sia stato il mio miglior Ministro (non che ci volesse molto).
    Ma tu hai anche obiezioni sostanziali: sei convinto della validità delle leggi di questo governo e della purezza del suo Presidente: le mie accuse sono “sparate alla cieca”. Per questo ti rimando alle analisi dell’economista althusseriano Gianfranco La Grassa, marxista non pentito né liberalizzato ma evoluto, con scarse, temo, frequentazioni arcoriane, sul sito http://www.conflittiestrategie.it , oppure a http://www.comunismoecomunita.org/?p=3369.
    Sono solo due siti a caso, scelti perché non si occupano di pettinature.

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