mercoledì 18 marzo 2020

di che muore...


di che muore oggi l’uomo ? di se stesso. si moriva di fame, di bestie feroci, di peste, in battaglia. oggi si muore di se stessi, dell’incapacità e l’impossibilità di vivere, di congestione della vita.  di paura. sofismi fuori luogo in questo momento drammatico?
sofismi proprio perciò imperativi, necessari.  guarda caso, quello che penso del coronavirus, ho scoperto, è quello che pensano virologhi di fama internazionale come palù e tarro. guarda caso, è quello che pensa il miglior filosofo italiano, giorgio agamben. sì, sono stufo di tacerlo, bisogna dirlo. del coronavirus me ne fotto. rispetto le regole, certo. ma se crepo crepo, e poi non crepo... o comunque è più probabile che crepi per cento altre ragioni. basta, basta con questa lagna pietosa, con questa disgustosa tremarella planetaria. con questa penosa conservazione di una vita manco vissuta. gente che finge di credere in dio, gente che finge di adorare il Che, o solo fan dei cantanti dalle vite spericolate. tutti uniti nel cagarsi sotto, ridotti a una gelatina tremebonda e gemebonda. è uno spettacolo triste, è uno spettacolo molto triste, che avvilisce. quello di un popolo che ha perso il suo senso critico, che ha perso la sua libertà, e che trova l’unità e la solidarietà solo nella paura. il primo che vorrà, con un po’ di servizi mediatici mirati, e sfruttando i meccanismi gregari e gli automatismi del cervello rettile, ci farà sopprimere le api, o gli ebrei, o chi vorrà lui.  fatemi vedere un altro spettacolo, vi prego, continuate pure a vivacchiare come volete, ma non mi fate vedere più i sanremo, le pubblicità, gli influencer, la finanza, i politici populisti, la paura degli stranieri e le scene di panico per il coronavirus.

PS oggi il tg è stato capace di dare prima le notizie su poche decine di persone giovani morte per, o più probabilmente con, il virus, e alla fine di tutto, come notizia accessoria, quella che in cina su 60mln di potenziali contagiati nella regione di wuhan, non ce n'è stato nemmeno uno. è un buon modo di fare informazione?
come mai il sito dell'Istituto superiore di Sanita ci spiega che la patologia è generalmente lieve o moderata, che i morti senza altre patologie sono 15  su 710 (un numero basso rispetto a quelli per influenza o polmonite) e sotto i 40 anni solo 1, come mai l'ISPI   mostra statistiche fatte con un minimo di logica, tenendo conto del n. di tamponi e dei contagiati asintomatici, e ne risulta che la letalità è bassissima, e a sentire i telegiornali dagli ospedali escono bare in continuazione, se un paziente lascia vivo l'ospedale è un miracolo, e le uniche notizie positive sono quelle altrettanto spettacolaristiche sulla presunta efficacia del farmaco contro l'artrite, che in realtà a detta dei medici è solo un coadiuvante?
la più lucida analisi - seppur non priva di molte estremizzazioni - della situazione in questa intervista https://www.byoblu.com/2020/03/19/immunodepressi-per-legge-stefano-montanari-byoblu24/


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