guardare il mondo dalle
finestre di queste case, dal belvedere dell’anfiteatro, dalla strada ci
avvicina a una percezione più originaria delle cose, ci fa avvertire la loro
inconsistenza, stranezza, incredibilità, rischiosità.
galleggiando come un vascello alla fonda in mezzo al mare di crete bianche, è un emblema emozionante della condizione umana. nei suoi paesaggi svuotati, o mai accaduti, si ritrova una povertà e nudità antica.
galleggiando come un vascello alla fonda in mezzo al mare di crete bianche, è un emblema emozionante della condizione umana. nei suoi paesaggi svuotati, o mai accaduti, si ritrova una povertà e nudità antica.
per queste ragioni, aliano è
un luogo profondamente politico, un luogo dove è possibile sferrare il gesto
oggi politicamente più necessario, quello di ripensare il mondo, di provare a
riformarne la percezione. le rivoluzioni che avvicendano un potere ad un altro
sono fallite, la rivoluzione oggi necessaria e possibile è quella che può
costruire un nuovo sistema di rapporti nella realtà, che può porre nuove
distanze fra le cose, che può ridefinirne i contorni – ma non in senso
metaforico, nel senso che a noi sembra fisico e obiettivo.
pensando fra queste crete, ci
si può rendere conto che non è l’io a pensare... qui ad es. si vede meglio che
il qui è una specie di un là, un là ravvicinato, e il là un qui carico di
spazio... in questa luce materica, millenaria, come se fosse stata sempre la
stessa luce a circolare fra i pinnacoli e i calanchi, l’altro ci appare
diverso, la pelle, le parole, i movimenti dell’altro si manifestano sospesi
nella loro incertezza originaria. provate a dire: ah.... oppure : cane....
oppure rosso.... vedrete queste pallottole e agglomerati di suono staccarsi
dallo sfondo, depurarsi, sprigionarsi dalle maglie di usi e funzioni abituali.
forse questo è un luogo
ideale per azzerare ogni schema percettivo, per rimuovere le incrostazioni di
retorica e rappresentazioni manipolate che è diventata la vita sociale, per
vedere la casa nella casa, l’albero nell’albero, l’altro nell’altro.
Ho letto questo testo direttamente ad aliano, esposto davanti allo spazio che contiene le tue opere. condivido quanto dici sul valore politico del luogo; e le tue parole mi hanno suggestionato e mostrato una dimensione più intensa e profonda nel paesaggio che i miei occhi contemplavano. grazie. bernardo
RispondiEliminagrazie a te... io credo che a. abbia una grande potenzialità, ma spero che sarà gestito con corrispondente rigore...se non altro perché oggi in italia non c'è quasi nulla di simile (negli anni 70 e 80 il quadro era assai diverso...)
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