essere di sinistra, significa essere più uguali a quelli che stanno a sinistra del parlamento che a quelli che stanno a destra.
costoro pensano (cioè emettono certi tubi spiraloidi di aria vibratile, sagomati sugli organi fonatori... la o ad es. quasi perfetta, la r fatta a ballonzoli ecc; oppure configurazioni svariate dei loro flipper elettrici nella pappa neurale, che fanno insomma alla fine tutto quel tappeto sonoro e caciara che si sente nel parlamento), però pensano nella zona a sinistra del parlamento
lanciato l’allarme, preciso che di renzi apprezzo una certa
concretezza e franchezza, e il tentativo di superare vari ideologismi e
cretinismi di sinistra...
resta però un berlusconi di sinistra (ad es.: il politico, e
l’uomo, come un bene di consumo da smaltire: rottamare ...o l’eterna postura
cefalica da happy hour...per non dire delle frequentazioni, dai ciellini della gioventù, al bravo ragazzo feroce, gestore di hedge funds, caimano delle cayman, davide serra, a giorgio gori, una delle menti imperdonabili che hanno creato mediaset)...mancando quello di destra, ce la può fare, a
differenza del piacione rutelli e dell’americanista veltroni, a cui la gente
preferì l’originale... o forse ce la fa perché siamo entrati in pieno
nell’iperrealtà del simulacro in cui la copia è più reale del reale... in tal
senso sarà dura vedersela con bersani, che ha avuto la geniale pensata di
imitare il suo imitatore, crozza, caricando cadenza e gestualità romagnole,
calembour, sbracciamenti ecc...ne
risulta un vero simpaticone...la gente ci cascherà, perché i neuroni, in conseguenza dell’accelerazione e elettrificazione mediatica, ormai pattinano sui significanti.
poi la cultura e il linguaggio, intesi, se l’essenza dell’uomo è linguistica, come lo strumento che ci conduce a coincidere con ciò che siamo. collimare con ciò che ora siamo, significa decidere nuovi valori.
poi si trova: eros, morte, dio e infinito...negli intorni di questi termini si trovano le questioni essenziali dell’uomo, quelle valoriali. senza fondarsi radicalmente e solidamente nelle decisioni valoriali (nell’atto di follia che è sempre una decisione, direbbe kierkegaard), la specie umana, la specie parlante, non può vivere né sopravvivere.
Da una frase di Fede come questa: “ma pensa queste che facevano la fame… pompini a 300 euro… a 300 euro…”, sbattuta in faccia all’ascoltatore allibito, colta d’intuito o analizzata con quel minimo di strumenti culturali di cui tutta la destra ignora persino l’esistenza, emerge un disprezzo per chi vanti un reddito annuo, facendo un calcolo largo, inferiore a circa 100.000 “miserabili” euro (300 x 310 giorni lavorativi), ovvero il 99% degli italiani in percentile secondo l’Istat, che non si capisce come non possa sdegnare sia quel 99% che l'altro 1% . Il criterio con cui vengono valutate le donnette non è giammai etico, intellettuale o almeno estetico nel senso deteriore, è solo quello del censo, ma per giunta di un censo che deve essere elevatissimo, adatto a una vita dispendiosa, lussuosa e lussuriosa. Insomma se non sono almeno prostitute d’alto bordo, non hanno diritto a alcun rispetto, sono meno che prostitute, puri pezzi di carne atti ad essere infilzati dal nerbo gonfiato di viagra dell’ acquirente (colui che sgancia, nei termini delle escort). Espletato l’atto, la mandria viene riportata nel serraglio di Via Olgettina, governate dall’eunuco di turno, e decongelate e reimpacchettate per svolgere alla prossima occasione la loro funzione di carne intorno a un orifizio. Nell’universo-mercato berlusconiano, esistono solo 3 categorie, acquirente, merce e venditore, e la scala di valori si stabilisce in base al prezzo. Tutti e tutte siamo in quest’ottica prostituibili e prostituiti, ma il sistema valoriale berlusconiano e fediano distingue fra prostituiti buoni, che sono quelli che spuntano un prezzo più alto, e prostituiti miserabili, che lo spuntano basso, al di sotto dei 10.000 euro a pompino. Le nigeriane che ne prendono 10, e che ingollano controvoglia il fallo stinto di un bianco per sopravvivere, e di quei dieci euro ne passano 3 al pappone e 3 ai 7 figli che stanno in una catapecchia a Lagos, quelle a che categoria apparterranno? Si è presi da una vertigine di dolore e scoramento a immaginarsi cosa possa pensare Fede di quelle nigeriane, è come trovarsi di fronte a qualcosa che rende più brutto e triste il mondo per il fatto stesso di poter essere stato pensato. E gli operai di Mirafiori che devono lavorare 10 ore alla catena senza i 10 minuti di riposo, per produrre quella ricchezza che passata nelle mani di Berlusconi gli permetterà di essere così lauto, buono e generoso con le carcasse di carne che ama, quelli quanto varranno? Ecco perché mi auguro che quelle nigeriane e quegli operai vadano a prendere Berlusconi e Fede e li appendano a testa in giù a piazzale Loreto o in qualche traversa scalcinata della Bovisa, ma vivi, perché non meritano nemmeno l’onore del sacrificio di sangue, e con quelle facce da fessi non andrebbero nemmeno bene per le foto sui libri di storia, ma al massimo per i fumetti di Lando Trepalle.
NON SIETE STATO VOI
a riprova della centralità della questione valoriale,
vendola, che pare il meglio, messo alle strette dalla domanda: ma insomma che
differenza c’è fra lei e berlusconi, ha risposto sinceramente: è un problema di
reddito… e poi, ha aggiunto, lui ascolta apicella e io wagner… – insomma, chiuse
virgolette, è una questione estetica, di cio che decidiamo sia bello e ciò che
decidiamo sia brutto...
solo chi non ha mai assunto realmente queste decisioni, può
pensare di eliminare la corruzione colle leggi anti-corruzione... non esiste
sistema sociale forte, con un bilancio sociale positivo, da quello delle
formiche a quello di Utopia, che non si sorregga sul senso di responsabilità
individuale (uno stato forte ha bisogno di poche leggi: montesquieu), perché
esiste un’inversa proporzionalità fra costi e vantaggi sociali del controllo. in uno stato, teoricamente, perfettamente immorale, a ogni cittadino dovrebbe essere assegnato un finanziere, un giudice e un esattore, e i controlli assorbirebbero dunque gran parte del Pil. ma a garantire i controllori servirebbero a loro volta altri controllori, per cui il Pil non basterebbe, anzi sarebbe negativo, sarebbe un Pil esotico, come si dice in fisica.
solo chi non sa chi è, solo qualche politicante populista e
manipolatore può affermare che si risolve il problema della disoccupazione
bloccando l’articolo 18, o “investendo” (parola essenzialmente alchemica), cioè
sprecando soldi ..un mondo più giusto si crea, strano a dirsi, con la lingua,
estraendo dall’immane matassa di fili comunicativi informativi che è l’umano,
l’uomo nuovo, il suo nuovo psichismo, producendo nuove corrispondenze fra i suoi
bisogni-desideri e lo spazio-territorio esterno, e concretamente e
essenzialmente da una parte riducendo bisogni e consumi indotti, dall’altra
redistribuendo il prestigio e il rango sociale, e di conseguenza il valore del
lavoro. si creerà quando sentiremo che il gesto del contadino sudato che zappa
ha più valore del click del finanziere sull’iphone. solo chi si autocostruisce un logos di comodo può pensare che la camorra si sconfigge facendo “intervenire lo stato”... lo stato siamo noi, ciascun membro di un tessuto sociale in cui agisca la camorra, è responsabile in prima persona, col suo atteggiamento psicologico e la sua postura culturale, complice, connivente, tollerante o solo indifferente, dei delitti della camorra. la camorra è il risultato di una cultura, e si abolisce culturalmente.
qui a sinistra le cose sono più uguali fra loro, e in
particolare fuori e dentro stanno uno appresso all’altro, e così quello che
accade a un tizio accade anche dentro i loro corpi, soprattutto fra una tempia
e l’altra ma anche per esempio nella milza, o in una certa zona di imbottitura
della pelle
ora un problema tipico fuori dell’imbottitura è quello della
finanza, e in particolare dei derivati, gli hedge fund il signoraggio e varie
altre speculazioni che alterano il rapporto fra i fatti e i frutti.
questo però lo dice spesso meglio tremonti che certi nella
zona sinistra, che spesso sono un po’ impediti dalla fuffa o dalla muffa, o a
causa dell’oscurità del corpo, che è duro, carnoso e tenebroso
le decisioni del governo, o altra fuffa di cui si occupano i
sindacati o i no tav, date le necessità, i desideri, le abitudini di vita
comunemente acquisite e scontate (perfino latouche (glielo chiesi a una
conferenza) ha il telefonino, anche se lo usa poco) incidono in maniera
irrilevante sulle sorti economiche del mondo, sull’accumulazione originaria e
sulle perversioni capitalistiche. i governi prenderanno sempre LA STESSA
DECISIONE. se ragionassimo di più col nostro alone, ce ne accorgeremmo
il prezzo di un bene primario come il petrolio può schizzare
in pochi mesi come una pallina di ping pong, senza alcuna accettabile
spiegazione nei processi economici e
nella fluttuazioni della domanda, da 50 a 140 dollari e poi a 30,
condizionando la vita quotidiana delle persone e il peso del borsellino
infinite volte di più che le piccole variazioni dei contratti di lavoro. Il problema è forse che a sx ormai nel
sistema legalmente sanguinario della finanza ci sguazzano, fra fondazioni
dalemiane, banche fassiniane, americanismo veltroniano e produttivismo
compassionevole prodiano, e per finire il nuovo happyhourismo renziano, e alla fine
non vale la pena di squarciare il velo del totale anafalbetismo finanziario
degli italiani.
quello che secondo me è il punto chiave cercando di rendere
il corpo trasparente:
Quel che ci si può chiedere a questo punto è tuttavia se questo nuovo criterio di elezione del Signore sia necessariamente migliore del precedente, e se non sia magari preferibile quello del Signore arcaico, che disponeva della vita dell’altro perché aveva avuto più coraggio di lui.
Se la morale del Signore arcaico era crudele, ma era nobile, quella del Signore moderno si è invertita: è gentile e ignobile.
i meccanismi mediatici e finanziari sono quelli che oggi
producono più ingiustizia, e le nuove
lotte di classi sono fra i famosi che colonizzano tutte le trombe di eustachio
e le clochee e i bulbi e le sinapsi degli uomini, e gli oscuri, e fra i
finanziari, come le banche e i trader, e gli economici, come le massaie e gli
imprenditori
queste cose sulla finanza per la verità le dico da 10 anni, ma perché la sx cominciasse a prenderne atto, sono stati necessari non dico le parole di grillo, ma il successo di grillo - dal che già si evince la meccanica con cui funziona
prescindere da una parte dagli egoismi e passioni corporee
(il cosiddetto ideologismo, astrattismo,
buonismo di sx), dall’altra dalla indeterminatezza, gregarismo, omogeneità
linguistica e psicologica (e dunque il ribellismo ingenuo, il luddismo,
l’anarchismo malinteso come ideologia e non come amore)
la sx deve smontare il crematismo psicologico che riduce
tutto a quantità. anche il crematismo mediatico e letterario. la politica deve
sostituire la partitica, la parola deve sostituire la letteratura, la fusione
di orecchie e occhi deve sostituire lo spettacolo
Una battaglia di valori non può essere condotta attraverso
armi logiche. non è possibile dimostrare formalmente e logicamente che la
nostra normativa sul lavoro “valga” più di quella dell’Inghilterra proto-industriale, in cui
era ammesso che un bambino svolgesse lavori pesanti per 16 ore al giorno, per
morire di stenti dopo 40 anni di questa vita,
o tentativo di vita. E’ un problema di ormoni e neurotrasmettitori, di
reazioni del corpo che assiste a certe
scene, un problema che attiene a sfere del reale realissime, ma inattingibili,
irriducibili, intrattabili con gli strumenti convenzionali del linguaggio
politico. In questo linguaggio, come avviene in quello della letteratura e
dell’arte, deve essere incorporato più carne, più aria del respiro, più sperma
e liquor vaginale, più musica – così vinceranno quelli col corpo più
trasparente, cioè la sinistra
L’ingiustizia non è prodotta solo dai privilegi sociali e di
classe, i meccanismi perversi di accumulazione, perpetuazione, proliferazione, amplificazione del merito
sono assai più complessi, capillari e universali. La storia ha finora
dimostrato che qualsivoglia meccanismo sociale e interumano funzionante non può
che sorreggersi sul nesso etico fra merito e ricompensa. Voler rompere questo
nesso, è stato il primo errore storico della sx. Rifiutando l’organizzazione
gerarchica e meritocratica della società, la sx ha confuso il merito, che è
individuale, col valore, che è universale. Ciascun uomo vale quanto ciascun
altro, ma non ha lo stesso merito. Nel riconoscere quest’errore, a causa della
stessa insufficienza o torbidezza d’analisi, la sx attuale è tuttavia caduta in
quello opposto, ed è finita di fatto per ammettere ogni forma di liberismo
selvaggio e rapace.
La
sinistra deve essere meno gentile, e recuperare la dignità e funzione politica
dell’insulto. L’insulto deve tornare a essere quello che era, una forma
protogiuridica di controllo sociale, un meccanismo ormonale e psicologico, in
cui entrano in gioco il cortisolo e la dopamina, l’endorfina e l’ossitocina, le
componenti fisiche e carnali del biasimo e della approvazione, della colpa,
della punizione e del premio, finalizzato a regolare il comportamento sociale
degli individui
E’ che la sx attuale ha dimenticato la trasgressione, ha
dimenticato l’esplosione di felicità del ’77 e della fantasia al potere, e è
andata a strozzare la propria vitalità nell’imbuto del politically correct, si è
andata sbiadendo nel grigiore del perbenismo politico. La stessa difesa
dell’omosessualità, del trasgenderismo, della trasgressione erotica, viene
vissuta non più come esplosione liberatoria e delirante della corporeità, come
accesso all’assoluto del corpo, come colore interiore e spuma ormonale, ma come
semplice e noiosa rivendicazione di un diritto civile. La trasgressione è
psicologizzata, regolamentata, istituzionalizzata, e dunque non è più tale,
poiché varcato il limite, si ritrova racchiusa e controllata da quello più
subdolo della falsa tolleranza modernista, e diventa null’altro che una nuova
tipologia di piacere, un nuovo prodotto di consumo. Simbolo triste ne è la
calza a rete o i segni esteriori della femminilità simulati e ricostruiti del
transessuale. In Bataille e nei situazionisti, come nelle culture alternative
degli anni ’70, la trasgressione era altro, e era apparentata semmai a quella
di Savonarola o Maddalena de’ Pazzi, un bisogno di trasgredire, travalicare e
trascendere, di sconfinare oltre il limite, di annullare per l’istante
brevissimo dell’infrazione, il senso del limite, la coscienza della morte, il
peso della materia, propri della condizione umana.
va bene la lingua carnale e iperbolica di vendola, ma non va
bene la sua componente vetero-ideologica, che sottovaluta i nuovi poteri finanziario e
mediatico
va bene l’analisi dei crimini della finanza di grillo, va
bene il suo tono radicale, il suo sdegno di fronte a una classe politica
alienata dal suo compito, ma va male il suo spettacolarismo, che tradisce le intenzioniva bene l’assunzione di responsabilità, la lucidità, il rifiuto della politica come seduzione, la serietà (cioè l’intensità di ciò che si afferma, la sua maggior capienza e valenza spazio-temporale, la sua significatività in un arco più ampio) di monti o la fornero, e con loro bersani e casini, ma va male la loro incapacità di una visione nuova.
va bene dall’altra parte la serietà di francesco caruso (il solo che nel girone lavora quasi gratis), vanno male le sue fanfaluche.
va bene il sogno di una politica della felicità dei radicali (e qui vi fotto tutti, perché io sono felice... scriveva un tempo pannella ai colleghi della sx grande solo nei funerali...), il richiamo a certi valori del ’77, e le anticipazioni del mondo possibile di porto alegre...per il resto, ormai poco va bene di quella compagine un tempo valorosa.
va bene cicciolina, puttana professa e sacerdotessa dell’eros, va bene una politica sinceramente carnale, sessuale, vanno male la carfagna e la minetti, isologhe come quelle scosciate ma scoscienziate, carcasse da politica-spettacolo, vulve articolanti frasi fatte rivestite di funzioni politiche.
andrebbe bene perfino CL, se si fondasse realmente nel pensiero che so di un Levinas, se inabissasse davvero la politica nella vertigine dell’infinito, nel tremore del trascendente, se ci portasse ad avvertire l’impensato e l’ignoto in cui siamo perduti, e che ci determina molecolarmente, e che è in ogni nostro minimo palpito umano e politico (lo fa benissimo cacciari da filosofo, da politico un po' meno...) ...ma Cl ci porta solo la rozzezza spirituale di formiconi e lupi, mallevadori del sistema berlusconiano, che riconosce quali sommi o soli valori il denaro e il successo, che ha ridotto non solo il teologico, ma l’ontologico, al merceologico.
RispondiEliminagrazie.
grazie del grazie, che è sempre il miglior ringraziamento di cui si debba ringraziare
RispondiEliminalivio b.
una battaglia di valori. mmm... discorso molto bello e molto teorico, addirittura condivisibile, ma in pratica? usi spesso la formula "la sinistra deve", ma chi è questa sinistra e come la si costringe a dovere? col cappio che basta semplicemente un corpo più trasparente! : )
RispondiElimina: (((
non so. anche la parola "valori" non è già merceologicamente infetta? i valori nominali delle azioni, il furgone porta valori, i valori commerciali degli immobili, la borsa valori, i valori monetari eccetera eccetera...
come ti dicevo in altri commenti, forse bisognerebbe prima educare i bisogni (corporali e mentali), perché se il mondo gira così è perché in qualche modo risponde meglio ai bisogni della scimmia nuda nonché dell'homo merceologicus.
e i bisogni nascono presto, in tenera età e possono essere sia dotti che indotti (in tal senso è probabile che l’attuale patria italiana debba di più a “canale 5" che ai padri costituzionalisti). nell'utopica prospettiva che si possa crescere ed istruire gli attuali neonati in modo diverso, serviranno come minimo quarant'anni...
la sinistra deve... i valori... ma per essere questo un discorso sulla politica, mi sembra che uso un linguaggio sin troppo iniziatico... d'altronde credo che effettivamente la sx deve... ha bisogno di prefissarsi dei compiti...e che il problema di fondo siano i valori, o quello che una volta chiamavamo così...
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