lo strano alfabeto di zampette, fu il sogno della lucertola
(sumero maccheronico: eme shid mamu). la lucertola era allora una
pre-lucertola, poi una onto-lucertola e una cata-lucertola, ma aveva sempre
verde, coda sciabolante e fame, e diventava sempre le stesse luci segregate nel
transito istantaneo dal suo me all’aria ferma e rovente alle linee
neurulate dell’occhio del me-me, al campo semantico al vetro convesso del
sonnar al te-te vedente o visionario, per cui fu nominata.
a un certo punto, poi, cedette, gravò nel sogno che è il
mondo, e cioè nella legge universale del fluire e del farsi futuro. quella
materia sverdolante e cenerognola, gommosa e finemente squamulata, quella sagoma
rettiliana (giammai rettilinea), quelle gastrule sognarono di ingerire, di
impastarsi, penderono alla fusione di tempo e volumi e tessuti e polta bio-chimica con
quelle linee-formica, dette formica, loro mirmeco-concavità, loro linea di
deriva e polo di tensione, loro lontano presagio e premonizione inversa. così
produsse futuro, altro me e glucidi ad alto valore energetico.
così fu lucertola, intorno tubolare della traiettoria di
formica.
così un momento del mondo, dell’a-mondo,
dell’oltre-neurulazione, fu la lucertola, e il suo sogno di avere un tempo.
questo testo è venuto casualmente ad essere letto nella Casa dell'americano di Aliano, sabato notte alle 5, durante il casuale show Tu vuo fa' l'americanio... (con francesco forlani e canio lo guercio) nell'ambito della casuale manifestazione La luna e i calanchi (con franco arminio...)
permettemi di precisare che questo breve testo non è affatto una sequenza di parole effettistiche a casaccio, come è apparso a qualcuno, ma una descrizione che ha cercato di essere il più possibile esatta e rigorosa, del rapporto fra il corpo della lucertola, il corpo della formica e il tempo...il tentativo di analizzare l'inconcepibile istante in cui la lucertola si identifica con la preda, la sogna nel proprio corpo, e si rovescia nell'istante successivo, dopo la catastrofe d'ingestione che la porta ad essere lucertola-con-dentro-formica, ad essere in un istante diverso un organismo diverso
RispondiEliminabeh, confesso che mi affascina di più il sogno della formica. è più dinamico e pur essendo passivo penetra all'interno del sogno della lucertola eiaculandosi di linfe vitali fino a smaterializzarsi nell'essenza (dell'essere senza) per fecondare ondate peristaltiche fatte di caratteri "g" lucidi e di tempo sinusoidale.
RispondiEliminae mi affascina soprattutto il punto di flesso in cui il sogno della formica diventa non sogno nell'essere assorbito da un essere diverso.
magari è come dici... dovresti fare visite neurologiche anche alle lucertole, sono soggetti interessanti...
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