tag:blogger.com,1999:blog-6198110695431270194.post6460274215654534260..comments2023-06-27T11:18:18.383+02:00Comments on Livio Borriello quasi-blog: l'esistitolivio borriellohttp://www.blogger.com/profile/08953077331346792932noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-6198110695431270194.post-41134601554592670812017-05-01T20:01:23.169+02:002017-05-01T20:01:23.169+02:00mi fa piacere che ti ho stimolato tutto questo pen...mi fa piacere che ti ho stimolato tutto questo pensare...e non hai torto, non siamo una pubblicità...no, non dovremmo interromperci... ma, per la cronaca, il concetto è leopardiano... lui dice, più elegantemente, che ogni felicità è intermissione dalla vita... nell'era degli spot io mi sono ridotto a questo brutto termine...livio borriellohttps://www.blogger.com/profile/08953077331346792932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6198110695431270194.post-82484904381267444682017-05-01T00:26:56.841+02:002017-05-01T00:26:56.841+02:00ma perché interromperci? non c'è già fin tropp...ma perché interromperci? non c'è già fin troppa pubblicità che arriva tronfia ad interromperci mentre vediamo un film in tv?<br />: ))<br />un giorno mi ricordo che ero poco più d’un ragazzino e mi sono masturbato per la prima volta (era solo tardo pomeriggio, ma il mondo era già fin troppo pieno di linguaggio). ecco, in quel momento in qualche modo penso di essere stato esistito dal di fuori e dal di dentro nel contempo. ciò che ci manca potrebbe dunque essere la continuità, non l’interruzione. forse, se potessimo collegare il cervello e i nostri organi sessuali maschili e femminili ad un gruppo elettrogeno di continuità, le cose miracolosamente si sistemerebbero da sole al participio presente (grazie all’accorrente). se invece manca o scarseggia l’occorrente, non ci resta che surrogare il mondo con i simboli. ebbenesì, il simbolo è *l’arnese* che “esiste e non esiste, si sovverte, si contraddice... e dunque comprende il contraddirsi, esprime il non significare”. tutto dipende dal simbolo (dal suo potere evocativo che trascende il segno), difatti spaziando dal sex symbol al simbolo matematico, il linguaggio consta di elementi simbolici che incarnano (e rappresentano) concetti (parole) disposti secondo un ordine che ulteriormente ne determina e ridefinisce all’infinito il significato intersoggettivo. ma questa è un’altra storia e non vorrei sembrarti troppo serio.<br />: )<br />Anonymousnoreply@blogger.com