sabato 31 dicembre 2016

ònta/onta

il palazzo di fronte come un grande mollusco squadrato... sclerotizzato... il suo azzurro pallido, molle... si profila sullo smalto del cielo...
 
nel sogno, l’esistere delle cose, nonché sbiadirsi, si satura, si addensa... poiché il mondo (che è il mondo di cui parliamo) sprofondato nel corpo, affondato nell’acquitrino biologico di sangue e nevroglie, di scosse elettriche e pulsazioni, retrocede alla sua origine, si reincorpora, riprende posto... in questo incesto, in questa reinvaginazione, in questo isterismo finalmente è vero, quasi vero, scientificamente accettabile...

nel sogno cade il fuori del sogno

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