le troie: animali dolci, placidi, pacifici, da millenni vittime della crudeltà e del cinismo antropico, creature a loro modo pure come tutto ciò che obbedisce solo alle leggi della natura...
perché paragonarle ad esseri calcolatori, corrotti, avidi, che per loro volontà si accalcano in parlamento a grufolare un vitalizio, un posto di potere, una briciola di notorietà, che per tutto questo ingollano e digeriscono i più improbabili pastoni di compromessi, bugie, umiliazioni... anime rattrappite nelle loro ipocrisie, esseri che non sono più animali, che hanno perso la purezza e l’innocenza animale, senza averne acquistato una umana, animali corrotti dal sapersi animali, ma incapaci di sorpassarsi in quel sapere, di obbedire ad altre leggi che a quelle miserabili del denaro e del successo, di guardare più in alto del trogolo ... troie impure, troie desuinizzate, troie umane...
ineccepibile.
RispondiElimina: )))
purtroppo il cervello umano tende ad assimilare e introdurre nel proprio universo soggettivo oggetti, aspetti e qualità del mondo esterno.
sì, insomma, tende a *introiettare*...
: )
eh eh, buona... esattamente ricalcata sui giochi di immagine del tuo sito, che ho guardato... suppongo opera tua...
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