(ante-datato per ragioni tecniche. data reale 20 settembre 12)
Figuratevi un omino più largo che lungo, tenero e untuoso
come una palla di burro, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva
sempre e una voce sottile e carezzevole...
Tutti i ragazzi, appena lo vedevano, ne restavano innamorati
e facevano a gara nel montare sul suo carro, per essere condotti da lui in
quella vera cuccagna conosciuta nella carta geografica col seducente nome di
Paese de’ balocchi....
E ora avete capito, miei piccoli lettori, qual era il bel mestiere che faceva l’Omino? Questo brutto mostriciattolo che aveva una fisionomia tutta latte e miele, andava di tanto in tanto con un carro a girare per il mondo: strada facendo raccoglieva con promesse e con moine tutti i ragazzi svogliati, che avevano a noia i libri e le scuole: e dopo averli caricati sul suo carro, li conduceva nel “Paese dei balocchi” perché passassero tutto il loro tempo in giochi, in chiassate e in divertimenti. Quando poi quei poveri ragazzi illusi, a furia di baloccarsi sempre e di non studiar mai, diventavano tanti ciuchini, allora tutto allegro e contento s’impadroniva di loro e li portava a vendere sulle fiere e su i mercati. E così in pochi anni aveva fatto fior di quattrini ed era diventato milionario.
(C.
Collodi – Pinocchio)
Nessun commento:
Posta un commento